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- 12/12/2022

La dieta a basso contenuto di FODMAP si conferma protettiva per la Sindrome dell’intestino irritabile

Nutra Horizons IT

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La sindrome dell’intestino irritabile (IBS) è un disturbo molto diffuso, caratterizzato da sintomi quali stipsi, diarrea, meteorismo e gonfiore addominale. Gli oligo-, di-, monosaccaridi e polioli fermentabili (FODMAP), contenuti specialmente in legumi, latticini, cereali, frutta e verdura, possono provocare sintomi da IBS. L’obiettivo dello studio pubblicato su Clinical Nutrition è stato quello di confrontare gli effetti delle diete a basso contenuto di FODMAP rispetto a quelle a contenuto moderato sui sintomi gastrointestinali e sulle abitudini intestinali, nonché di identificare i possibili predittori della risposta clinica a una dieta a basso contenuto di FODMAP e della sensibilità ai FODMAP nell’IBS.

In questo studio randomizzato e in doppio cieco, sono stati inclusi 29 volontari adulti affetti da IBS (criteri di Roma IV), di età compresa tra 18 e 75 anni, a cui è stata somministrata per 7 giorni in due periodi differenti, intervallati da un periodo di sospensione del trattamento di almeno 14 giorni, una dieta con basse (4 g/die) o moderate (23 g/die) quantità di FODMAP. L’IBS-Severity Scoring System (IBS-SSS) e un diario delle feci (Bristol Stool Form) sono stati compilati prima e dopo i periodi di dieta.  Tutti i partecipanti hanno anche ricevuto consigli specifici per controllare i disturbi tipici dell’IBS: limitare l’assunzione di alcol, caffeina e cibi grassi e piccanti, masticare lentamente e bere acqua a sufficienza durante la giornata. Al termine dello studio la dieta a basso contenuto di FODMAP è risultata più efficace nel ridurre significativamente la gravità complessiva dei sintomi gastrointestinali, l’intensità e la frequenza del dolore addominale, l’insoddisfazione per le abitudini intestinali e l’interferenza con la vita quotidiana. Le feci sono risultate più consistenti e meno frequenti dopo l’intervento a basso contenuto di FODMAP, ma non dopo l’intervento a moderato contenuto di FODMAP. La migliore risposta a questo tipo di trattamento (3

In conclusione, una dieta a basso contenuto di FODMAP riduce i sintomi gastrointestinali e influisce sulle abitudini intestinali nell’IBS, rispetto a una dieta a moderato contenuto di FODMAP. La valutazione della gravità dei sintomi dell’IBS prima dell’intervento dietetico a basso contenuto di FODMAP potrebbe quindi essere utile, per medici e nutrizionisti, per prevedere la risposta a questo intervento, peraltro non sempre semplice da seguire.  

DOI: 10.1016/j.clnu.2022.11.001