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- 08/25/2021

Nuovi dati supportano il ruolo dell’integrazione con melatonina nel controllo di alcuni marker del diabete di tipo 2

Nutra Horizons IT

 

Secondo alcuni studi condotti negli ultimi anni, bassi livelli di secrezione di melatonina (ormone fondamentale per la regolazione del ritmo sonno-veglia) si assocerebbero a un aumento del rischio di sviluppare diabete di tipo 2 mentre, al contrario, una sua integrazione potrebbe influenzare positivamente alcuni parametri legati al metabolismo del glucosio. Queste osservazioni sono alla base di ricerche attualmente in corso con l’obiettivo di valutare il potenziale della melatonina (abitualmente usata per controllare il jet-lag e per accorciare i tempi di addormentamento) nel controllo e nel trattamento di questa malattia, invalidante e gravata da importanti costi sanitari e sociali.

Indicazioni preliminari della sua efficacia in tale ambito provengono da questa revisione sistematica con metanalisi di 16 studi di intervento, condotti con lo scopo di esaminare gli effetti dell’integrazione di melatonina a diversi dosaggi (da 3 a 10 mg al giorno), rispetto a un placebo, su diversi marker di malattia in soggetti con o senza diabete di tipo 2.

Complessivamente emerge un ruolo protettivo della melatonina nel controllo di alcuni indicatori dell’andamento di questa patologia. L’analisi degli studi ha infatti evidenziato che l’integrazione con melatonina migliorava la sensibilità all’insulina e riduceva significativamente i livelli di glicemia a digiuno e di emoglobina glicata nei soggetti supplementati, rispetto al placebo; questi effetti si osservavano soprattutto con l’assunzione di 10 mg al giorno e tra i soggetti con malattia diabetica conclamata, anche in trattamento farmacologico. Per quanto riguarda gli effetti collaterali solo uno studio ha riportato sintomi avversi minori, come mal di testa e sonnolenza.

Considerando che in letteratura è ancora aperto il dibattito sul potenziale della melatonina nel controllo e nel trattamento del diabete, i risultati di questa analisi (seppur non conclusivi, anche perché provenienti in larga parte da una sola area geografica) rappresentano un interessante punto di partenza per poter iniziare a fare chiarezza sull’argomento.