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- 10/13/2022

A.I.S.E.: ANALISI ECONOMICA DELL’IMPATTO DELLA STRATEGIA CHIMICA PER LA SOSTENIBILITÀ SULL’INDUSTRIA DEI DETERGENTI, DELLA MANUTENZIONE E DEI PRODOTTI PER LA PULIZIA

Beauty Horizons IT

A.I.S.E. è un’associazione di categoria lungimirante e proattiva, con oltre 30 anni di esperienza nella guida di iniziative industriali che promuovono una produzione e un uso più sicuri e sostenibili dei nostri prodotti. L’A.I.S.E. sostiene pienamente gli obiettivi del Green Deal dell’UE per il miglioramento continuo della sostenibilità e della sicurezza dei prodotti nell’ambito della Strategia delle sostanze chimiche per la sostenibilità (CSS). Sostengono attivamente un approccio olistico basato sulla scienza per promuovere l’innovazione in grado di raggiungere questi obiettivi.

 

 

 Nell’ambito del loro impegno proattivo nel processo legislativo, hanno commissionato a Ricardo Energy & Environment (una società di consulenza economica indipendente con una lunga esperienza nella preparazione di valutazioni per una serie di aziende, associazioni e organismi governativi, tra cui la Commissione europea) un’analisi economica degli impatti commerciali della CSS per contribuire al processo di valutazione dell’impatto della Commissione.

Lo studio valuta gli impatti dell’introduzione di nuove classi di pericolo e della gestione generica del rischio per il settore nel suo complesso. La ricerca è stata allineata alle linee guida della Commissione europea per il miglioramento della regolamentazione e ha incluso rigorose misure di controllo della qualità per garantire la qualità dei dati e dell’analisi.

 

L’analisi dell’impatto commerciale del CSS per il settore ha evidenziato:

 

o Riduzione netta del 12% del portafoglio, pari a perdite annue di 2,4-6,3 miliardi di euro

o 8900 posti di lavoro persi nel settore dei detergenti, pari al 7% della sua forza lavoro,

o 27.400 posti di lavoro netti persi se si considerano gli effetti a catena sull’economia dell’UE in generale.

o Il 53% del portafoglio è potenzialmente interessato, mentre le PMI potrebbero essere colpite in modo sproporzionato, con un impatto pari al 75-100% del portafoglio di alcune aziende.