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- 12/13/2023

DERMATITE ATOPICA E ALOPECIA AREATA: COME CAMBIA L’APPROCCIO A QUESTE DUE PATOLOGIE IN LOMBARDIA

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Milano, 29 novembre 2023 – Nuovi sviluppi nel trattamento dell’alopecia areata e della dermatite atopica grazie a Bariticinib, un inibitore orale delle Janus chinasi (JAK,), distribuito da Eli Lilly, che è rimborsabile in fascia H per i pazienti candidati a una terapia sistemica affetti da alopecia areata severa e da dermatite atopica severa in associazione a corticosteroide topico. Il via libera alla rimborsabilità da parte del SSN è arrivato dopo che EMA ha approvato nel 2020 l’uso di Bariticinib per la dermatite atopica moderata e severa e nel 2022 per l’alopecia areata severa, patologia per la quale è in assoluto il primo farmaco autorizzato.

La dermatite atopica (DA) e l’alopecia areata (AA) sono due patologie della pelle rispettivamente di tipo infiammatorio e autoimmune, che hanno pesanti ricadute sulla qualità della vita di chi ne è affetto: disturbi del sonno, depressione, ansia, difficoltà a socializzare con conseguenze negative anche sulla vita lavorativa. Associate erroneamente a un disagio prettamente estetico, colpiscono anche in Lombardia, come nel resto del Paese, circa il 5-8% della popolazione nel caso della DA[1] e lo 0,2% nel caso dell’AA ovvero circa 117.966 pazienti (popolazione di riferimento 2022)[2]. Per quanto riguarda la DA nell’adulto, si tratta di una patologia di cui soffrono pazienti di età compresa tra i 20 e i 40 anni[3], mentre l’AA, con perdita a chiazze o totale di capelli, ciglia, sopracciglia, può comparire a qualsiasi età, senza distinzione di genere.

Mario Picozza, Presidente ANDEA (Associazione Nazionale Dermatite Atopica) e FederAsmallergie, ricorda come la dermatite atopica lo accompagni quasi dalla nascita e abbia condizionato con prepotenza i suoi affetti, il suo lavoro, la sua vita. Sottolinea come si tratti di una patologia cronica che spesso toglie il sonno, che compromette la vita intima e sociale, che apre a discriminazioni perché provoca di lesioni visibili. Per questo, poter disporre di nuove opzioni terapeutiche è fondamentale perché il paziente possa recuperare quelle dimensioni di vita che la malattia gli ha tolto o fortemente compromesso. 

La Dott.ssa Alessandra Narcisi, Dirigente Medico Unità Operativa di Dermatologia- IRCCS Humanitas puntualizza: “Le persone con la dermatite atopica affrontano quotidianamente disturbi legati al prurito che impatta pesantemente sulla loro sulla qualità di vita, con gravi ripercussioni sulla vita sociale e relazionale[4]. In Lombardia vediamo tanti pazienti dalle Province di Milano, Sondrio, valli bergamasche, Lecco, che sono affetti da questa malattia in forme moderate e severe e chiedono di essere curati anche con le nuove terapie disponibili. Bariticinib è un farmaco già largamente utilizzato nel trattamento dell’artrite reumatoide, con un profilo di sicurezza ben caratterizzato, e che ha poche interazioni farmacologiche. Sul piano terapeutico, come dimostrato dagli studi BREEZE AD7 e BREEZE AD3[5],[6],[7], ha il vantaggio di ridurre rapidamente il prurito e ripulire gradualmente anche le lesioni della pelle. La rimborsabilità è un’ottima notizia anche perché sono ancora poche le terapie sistemiche”.  

Anche l’alopecia areata ha ripercussioni gravi sulla vita delle persone che ne sono affette: infatti, non si tratta solo di una condizione o un “problema” estetico determinato dalla caduta dei capelli ma di una malattia autoimmune che ha un impatto psicologico e sociale grave per i pazienti che troppo spesso subiscono episodi di bullismo e stigma legati alla scarsa conoscenza di questa malattia [8],[9],[10],[11],[12]. Claudia Cassia, Presidente di AIPAF – Associazione Italiana Pazienti Alopecia and Friends OdV, racconta che l’associazione è impegnata nel fare informazione corretta e in attività di sensibilizzazione anche a livello istituzionale, affinché all’alopecia areata sia data la giusta dignità e sia riconosciuta dal SSN come malattia cronica, venga inserita nei Livelli Essenziali di Assistenza, venga garantita una nuova e migliore presa in carico e gestione dei pazienti per tutelarne appieno il diritto alla salute e alla cura. 

“L’alopecia areata è una patologia di cui si parla poco, quasi fosse una colpa o qualcosa di contagioso, ma ha gravi ripercussioni sulla stabilità emotiva, la vita privata e sociale di chi ne è colpito – conferma la Dott.ssa Alessandra Narcisi. La rimborsabilità per Bariticinib è un grande passo avanti perché è stato il primo farmaco approvato per il trattamento di questa patologia e gli studi BRAVE AA1 e BRAVE AA2[13] ne hanno ampiamente dimostrato sicurezza ed efficacia”.  

La disponibilità di questa importante soluzione terapeutica per i pazienti italiani che soffrono di dermatite atopica e alopecia areata rappresenta un’ulteriore conferma dell’impegno dell’azienda a rispondere ai bisogni ancora insoddisfatti dei pazienti, migliorando la vita delle persone.   

 

Informazioni su Baricitinib

Baricitinib, un JAK inibitore orale da assumere una volta al giorno, è stato scoperto da Incyte e concesso in licenza a Lilly. È approvato negli Stati Uniti e in più di 75 Paesi come trattamento per gli adulti affetti da artrite reumatoide da moderata a grave ed è approvato in più di 50 Paesi, tra cui l’Unione Europea e il Giappone, per il trattamento di pazienti adulti affetti da dermatite atopica da moderata a grave e candidati alla terapia sistemica. A dicembre 2022 è stato approvato da EMA per i pazienti con alopecia areata grave.