La malattia da COVID-19 produce gravi sintomi respiratori come la polmonite bilaterale, soprattutto nei pazienti di età avanzata. La carenza di vitamina D è stata segnalata in diverse condizioni croniche associate ad un aumento dell’infiammazione e alla disregolazione del sistema immunitario.

Alcuni studi hanno riportato che il trattamento con la vitamina D potrebbe essere utile per la prevenzione e il trattamento del COVID-19 perché la vitamina D svolge un ruolo importante come modulatore dell’immunocompetenza. Negli ultimi mesi, alcuni studi hanno ipotizzato il possibile effetto benefico dell’uso di vitamina D nei pazienti con COVID-19 per migliorare l’equilibrio immunitario e prevenire la presenza di citochine iperinfiammatorie. Alcuni studi preliminari hanno già mostrato risultati promettenti con l’uso di vitamina D nei pazienti COVID-19 ospedalizzati.

La vitamina D dovrebbe essere somministrata quotidianamente fino al raggiungimento di livelli adeguati, poiché la vitamina D si comporta come un reattivo di fase acuta (APR) negativo. Nonostante la mancanza di prove su dosi specifiche di vitamina D per trattare il COVID-19 negli adulti anziani, gli autori ritengono che sia necessario standardizzarne l’uso nella pratica clinica.

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