L’UP-CYCLING: PIACE E PERCHÉ

PIERA DI MARTINO
Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti e Pescara | Italia

CHE SIGNIFICA? 

Il termine “up-cycling” si era già conquistato il titolo di “parola dell’anno” da parte del Cambridge Dictionary nel 2019 proprio prima della pandemia. L’up-cycling, diversamente dal riciclo, consiste nel recupero “creativo” di materiali di scarto, conferendo al nuovo prodotto un valore aggiunto che può essere di tipo “artistico” o “etico”, avere una ricaduta sull’ambiente o sulla salute umana, ma sempre nell’ottica di preservare le risorse energetiche e rispettare la specie animale.

Del resto, le tecnologie di comunicazione digitale hanno implementato la sua diffusione (1), tanto che ora se ne parla sempre di più. 

Ma cos’è in realtà l’up-cycling quando è applicato al settore cosmetico? In ambito cosmetico, si sta affacciando come tassello del più generale concetto di “sostenibile”, ammaliando, con la sua narrazione, il tecnico da un lato, ed il consumatore avveduto dall’altro. Ed ecco che le formule del cosmetico, soprattutto nello skin care e nell’hair care, si arricchiscono di nuovi ingredienti funzionali che derivano dallo scarto di materiali destinati ad essere elimina ...