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- 08/11/2022

UNA PARRUCCA MIGLIORE – CON LA CHIMICA

Beauty Horizons IT

Per alcune persone, le parrucche sono un accessorio di moda divertente e colorato, ma per coloro che hanno perso i capelli a causa dell’alopecia o di altre patologie, possono fornire un reale senso di normalità e aumentare la fiducia in se stessi. Tuttavia, sia che si tratti di capelli umani o sintetici, la maggior parte delle parrucche perde la sua lucentezza dopo essere stata indossata giorno dopo giorno.
Ora i ricercatori di ACS Applied Materials & Interfaces segnalano un nuovo modo per rendere le parrucche più resistenti e durature.

 

 

Le parrucche sono disponibili in tutti i colori dell’arcobaleno e in ogni stile immaginabile. Alcune coprono l’intera testa, mentre altre sono “estensioni”, sezioni di capelli che si agganciano alle ciocche esistenti per farle sembrare più piene o più lunghe.

 

Le extension possono essere realizzate con vere ciocche umane o con materiali sintetici, ma in ogni caso i lavaggi, l’esposizione ai raggi UV del sole e le ripetute messe in piega possono rendere questi prodotti secchi e fragili.

 

Per prolungare la durata delle parrucche, alcuni ricercatori hanno spruzzato su di esse uno strato di ossido di grafene, mentre altri team hanno immerso i capelli delle parrucche in un nanocomposito di cheratina/alloisite.

 

Poiché è difficile coprire un intero parrucchino con questi metodi, Guang Yang, Huali Nie e colleghi hanno voluto verificare se un nanocomposito applicato con un approccio collaudato per rivestire le superfici con pellicole ultrasottili – noto come tecnica Langmuir-Blodgett (LB) – potesse migliorare la copertura e aumentare la durata.

I ricercatori hanno innanzitutto sviluppato un nanocomposito di cheratina e ossido di grafene come materiale di rivestimento. Per rivestire i capelli con il metodo LB, hanno immerso alcuni capelli umani o sintetici in acqua in uno speciale apparecchio con barriere laterali mobili. Dopo aver spalmato il nanocomposito sulla superficie dell’acqua con un nebulizzatore, le barriere sono state spostate verso l’interno per comprimere la pellicola, come il compattatore di rifiuti che quasi schiacciava gli eroi nel film Star Wars. Dopo 30 minuti, i ricercatori hanno sollevato i capelli dall’acqua e, nel farlo, la pellicola ha ricoperto le ciocche. 

 

Rispetto alla tecnica di immersione, il metodo LB ha fornito una maggiore copertura. Inoltre, i capelli trattati con l’approccio LB hanno subito meno danni da raggi UV, erano meno inclini a rompersi e potevano trattenere più umidità rispetto a quelli semplicemente immersi nel nanocomposito. Inoltre, dissipavano meglio il calore e generavano meno elettricità statica quando venivano strofinati con un foglio di gomma. I ricercatori affermano che il metodo può essere scalato per essere utilizzato dalle aziende che producono parrucche.