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- 02/25/2024

Un’analisi multi-studio permette di identificare le potenziali caratteristiche microbiche associate ai segni dell’invecchiamento cutaneo

Beauty Horizons IT

Foto di Ravi Patel, Unsplash

 

Durante l’età adulta, il microbiota cutaneo può essere relativamente stabile se lo sono anche le condizioni ambientali, tuttavia i cambiamenti fisiologici della pelle con l’età possono influenzare il microbioma cutaneo e la sua funzione. Il microbioma è un fattore importante da considerare nell’invecchiamento, poiché costituisce la maggior parte dei geni espressi nel corpo umano. Tuttavia, la severità di specifici segni di invecchiamento (uno dei parametri utilizzati per misurare l’età “apparente”) e la qualità della superficie cutanea (ad esempio, consistenza, idratazione, pH, sebo, ecc.) possono non essere indicativi dell’età cronologica. Ad esempio, individui anziani possono avere una pelle dall’aspetto giovane (età apparente giovane) e individui giovani possono avere un’età apparente più avanzata.

I ricercatori del Center for Microbiome Innovation (CMI) dell’Università della California San Diego (UC San Diego) e di L’Oréal Research and Innovation hanno scoperto che il microbioma della pelle potrebbe essere la chiave per capire come la pelle invecchia. Le loro scoperte sono state recentemente pubblicate su Frontiers in Aging.

I ricercatori hanno cercato di identificare i taxa microbici di interesse associati alla qualità della pelle e ai segni dell’invecchiamento utilizzando un’analisi multistudio di 13 dataset sul microbioma costituiti da dati di sequenza di ampliconi rRNA 16S appaiati con i dati clinici della pelle del viso.

I dati ottenuti hanno confermato il legame positivo tra l’età cronologica e la diversità del microbioma cutaneo, ma hanno anche mostrato un’associazione positiva globale tra la diversità del microbioma e il grado di rughe a zampa di gallina, uno dei segni principali dell’invecchiamento cutaneo, sebbene la relazione variasse tra i sotto-studi inclusi. È stato inoltre osservato un legame negativo tra diversità del microbioma e perdita di acqua transepidermica. Infine, gli autori hanno identificato i taxa potenzialmente associati alle rughe, alla TEWL e alle misure corneometriche.

Questi risultati rappresentano un passo fondamentale verso la comprensione dell’implicazione del microbiota cutaneo nei segni dell’invecchiamento cutaneo.