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- 10/25/2022

VERSO UN SENSORE COMPLETAMENTE COMMESTIBILE CHE MOSTRA SE GLI ALIMENTI CONGELATI SONO STATI PRECEDENTEMENTE SCONGELATI

Nutra Horizons IT

Quando ci si trova nella corsia dei surgelati, è quasi impossibile sapere se quella bistecca Salisbury si è scongelata e ricongelata – un processo con conseguenze potenzialmente dannose. Per questo motivo, i ricercatori che hanno pubblicato il loro lavoro su ACS Sensors hanno progettato un dispositivo per uso alimentare a partire da materiali commestibili, tra cui sale da cucina, cavolo rosso e cera d’api, che permette di saperlo. Il sensore di prova fornisce una lettura a colori quando viene riscaldato al di sopra di una temperatura specifica, che può essere regolata da -58 a 32 gradi.

 

 

Mantenere il cibo freddo durante il trasporto e la conservazione è essenziale per conservarne il sapore e la qualità, ridurre il rischio di intossicazione alimentare e minimizzare gli sprechi. I ricercatori hanno sviluppato dispositivi che avvisano i produttori quando i prodotti freddi sono esposti a temperature indesiderate, ma indicano solo cambiamenti al di sopra del congelamento.

Per creare un sensore per i prodotti surgelati, una soluzione potrebbe essere quella di utilizzare materiali con proprietà elettriche che si alterano al momento dello scioglimento. Sarebbe inoltre ideale se tali cambiamenti potessero produrre un segnale, come ad esempio un cambiamento di colore visibile. Inoltre, un dispositivo elettronico commestibile, che utilizza solo componenti alimentari e consumabili, sarebbe il modo più sicuro per monitorare gli alimenti.

Ivan Ilic, Mario Caironi e colleghi hanno quindi deciso di sviluppare il primo sensore di temperatura completamente commestibile, autoalimentato e dotato di un indicatore di colore visibile da utilizzare con i prodotti surgelati.

I ricercatori hanno iniziato costruendo un dispositivo che generava una corrente elettrica durante lo scongelamento, collegando elettrodi di magnesio e oro attraverso una soluzione elettrolitica contenuta in un contenitore di plastica. Hanno testato il dispositivo con soluzioni di elettroliti commestibili congelati, tra cui sale da cucina e sali contenenti calcio, e alimenti naturalmente ricchi di elettroliti, tra cui uva, melone e mela. Quando le soluzioni si sono scongelate, hanno condotto la corrente tra -58 F e 32 F, un valore che, secondo i ricercatori, potrebbe essere regolato con precisione in base alla quantità e all’identità del sale. Il dispositivo è stato poi collegato a un sistema cambiacolori, contenente elettrodi di stagno e oro e succo di cavolo rosso, che ha prodotto un passaggio irreversibile dal viola rossastro al blu quando è stata applicata la corrente.

 

Nella fase finale, il team ha riunito tutte le parti in un blocco di cera d’api che conteneva le soluzioni attivate dalla temperatura e quelle indicatrici in camere separate e ha dimostrato che il dispositivo autoalimentato poteva essere utilizzato per il monitoraggio degli alimenti congelati.
 I ricercatori affermano che il loro sensore di prova apre la strada all’utilizzo di materiali commestibili in tecnologie sicure e poco costose che avvisano i clienti della storia di conservazione di un prodotto congelato.