Print this article
- 03/01/2024

Vitamina D e acidi grassi n-3 marini per la prevenzione delle malattie autoimmuni

Nutra Horizons IT

Foto di Michele Blackwell su Unsplash

 

Nello studio clinico randomizzato con Vitamin D and Omega-3 (VITAL), in doppio cieco e controllato con placebo, durato 5 anni e 3 mesi, l’integrazione di vitamina D aveva ridotto l’incidenza di malattie autoimmune (AD) del 22%, mentre gli acidi grassi Omega-3 non aveva mostrato una riduzione statisticamente significativa.

L’obiettivo di questo nuovo studio, pubblicato di recente su Arthritis & Rheumatology è invece quello di confermare ulteriori casi di AD insorti durante e dopo la randomizzazione e di valutare gli effetti ottenuti con due anni di osservazione dall’interruzione del trattamento.

Dei 12.786 uomini di età ≥50 e 13.085 donne di età ≥55 inizialmente randomizzati, i ricercatori hanno continuato a monitorare i partecipanti sopravvissuti e consenzienti (21.592, l’83,5%) per altri due anni, confermando le nuove diagnosi di AD riferite annualmente attraverso l’esame delle cartelle cliniche.

514 partecipanti hanno sviluppato una AD confermata, di cui 255 avevano assunto vitamina D e 259 placebo. L’insorgenza di AD è stata confermata anche in 234 partecipanti inizialmente randomizzati agli acidi grassi n-3 contro 280 con placebo.

I nuovi casi registrati hanno modificato i risultati dell’iniziale studio clinico, dimostrando che gli effetti protettivi di 2000 UI/die di vitamina D scompaiono nell’arco di due anni, ma 1.000 mg/die di acidi grassi n-3 hanno un effetto duraturo nel ridurre l’incidenza di AD.

I risultati suggeriscono che l’integrazione di vitamina D dovrebbe essere mantenuta nel tempo, mentre gli effetti benefici degli acidi grassi permangono per almeno 2 anni dopo la sospensione.