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- 03/23/2020

#IORESTOACASA – GREEN trends at the time of coronavirus

HPC Today

Adopting green housekeeping behavior at the time of coronavirus seems impossible and even the most environmentally conscious consumer use chemistry to best disinfect their home. Apps and video tutorials on how to carry out cleaning in the most effective and fastest way are multiplying with influencers that are reaching a worldwide fame because they are increasingly followed by women and men focused on tidying up. Waiting for better times and once the pandemic is over, you will once again love green remedies for increasingly environmentally friendly cleaning. The trend is reported by the international scientific peer-reviewed technical journal, Household & Personal Care Today of Tekno Scienze Publisher which dedicates the latest issue to green and detox household cleaning, clarifying many aspects. Some industries are already producing hybrid household detergents by mixing organic ingredients with traditional ones. On the market there are already detergents for the washing machine that contain from 65 to 97% of vegetable derivatives with green labels and certifications. All natural detergents are also effective against germs and bacteria and there is no shortage of new products. “Palm oil, from certified crops, is also used in the field of household detergents to make them more emollient and less aggressive,” explains Gayle De Maria, managing editor Teknoscienze. – The use of yoghurt probiotics that colonize, digest and purify dirt is brand new. Bacteria will be the cleaning agents of the future, they are simple and long-lasting detergents without any impact on the environment”Cleaning will therefore become smarter and smarter.

 

 

 

Adottare comportamenti green sul fronte delle pulizie domestiche al tempo di coronavirus sembra impossibile e anche i più attenti all’ambiente ricorrono alla chimica per disinfettare al meglio la propria casa. In queste settimane di #iorestoacasa le pulizie si intensificano ed ora è la volta di quelle primaverili da fare in modo più approfondito e perfino nuovo con idee e spunti che arrivano soprattutto dal mondo digitale. Si moltiplicano le App e i video-tutorial su come effettuare le faccende nel modo più efficace e rapido con vere e proprie influencer che raggiungono una fama mondiale perché sempre più seguite da donne e uomini intenti a riordinare.

 

Sul fronte ‘pulizie’ tra amuchina, ammoniaca, alcol e dispositivi medico chirurgici siamo tutti occupati a disinfettare con la chimica per eliminare germi potenzialmente pericolosi dalle nostre case. La buona notizia, rimbalzata sui media, è che il virus si elimina comunque con acqua e sapone e che i classici detergenti per superfici sono più che sufficienti. Il Gruppo di Studio Nazionale Inquinamento indoor dell’Istituto Superiore di Sanità raccomanda una igiene maggiore rispetto alla norma e di pulire i diversi ambienti, materiali e arredi utilizzando acqua e sapone, oppure alcol etilico al 75% o ipoclorito di sodio allo 0,5%. In tutti i casi le pulizie devono essere eseguite con guanti e dispositivi di protezione individuale. L’istituto ricorda di non miscelare i prodotti di pulizia, in particolare quelli contenenti candeggina o ammoniaca con altri prodotti e , sia durante che dopo l’uso dei prodotti per la pulizia e la sanificazione, arieggiare gli ambienti oltre che pulire regolarmente le prese e le griglie di ventilazione dell’aria dei condizionatori con un panno inumidito con acqua e sapone oppure con alcol etilico al 75%.

Sul fronte ‘pulizie primaverili’ sono invece i social a dettare i trend e, al successo planetario dell’esperta del riordino giapponese Maria Kondo si affianca ora quello di FlyLady, gruppo di supporto e di auto-aiuto che offre consigli per svolgere le pulizie, fondato dall’americana Marla Cilley. Stando ai tabloid americani, la sua tecnica (15 minuti al giorno di pulizie) è diventata così popolare in queste ultime settimane che le ricerche su di lei sono aumentate del 40% su Pinterest, mentre quelle per Marie Kondo sono diminuite dell’80%. Nel frattempo su Google Play e App Store si trovano tante App per avere una casa splendente e consumare il meno possibile saponi che inquinano l’ambiente. Si va da ‘Clean my house’ a ‘BrightNest’ che analizzano non solo la tipologia di appartamento ma lo stile di vita di chi vi abita per pianificare pulizie smart.

In attesa di tempi migliori e superata la pandemia si ritornerà ad amare i rimedi green per pulizie sempre più amiche dell’ambiente. Il trend è segnalato dalla rivista tecnico scientifica internazionale, peer review, Household Personal Care di Teknoscienze dedica alle faccende domestiche green e detox l’ultimo numero chiarendo molti aspetti. “I consumatori si aspettano etichette trasparenti e componenti naturali sui cibi industriali e sui prodotti cosmetici, – spiega Jamie Rosenberg, analista Mintel International nel report. – I principali brand specializzati in detergenti per casa stanno seguendo il nuovo filone e l’innovazione si orienta verso prodotti naturali, efficaci e più sostenibili con prezzi che iniziano a calare rispetto alle prime edizioni”.

Dopo i cibi e i cosmetici ‘clean’ sono in arrivo anche le pulizie ‘clean’ e chimical-free. Alcune industrie stanno già producendo detergenti domestici ibridi mixando ingredienti bio con quelli tradizionali. In commercio ci sono già detergenti per la lavatrice che contengono dal 65 al 97% di derivati vegetali con tanto di certificazioni e bollini green (come P&G, Tide, Ecover, Seventh Generation, Clorox Green Works eccetera). Il 14% dei consumatori americani e il 18% di chi ha figli, si legge nel focus Mintel, predilige saponi con ingredienti vegetali ai tradizionali e questa tipologia di prodotti cresce in modo esponenziale. Chi ha bambini in casa è molto più sensibile all’argomento per proteggerli da eventuali sostanze tossiche e non mancano i brand che propongono linee per la pulizia domestica ‘baby safe’ (come Babyganics di SC Johnson). Tutti i prodotti detergenti di derivazione naturale sono comunque efficaci anche nei confronti di germi e batteri e non mancano le novità. “L’olio di palma, da coltivazioni certificate, è usato anche nel campo dei detergenti domestici per renderli più emollienti e meno aggressivi, – spiega Gayle De Maria, managing editor Teknoscienze. – Nuovissimo l’impiego dei probiotici dello yogurt in grado di colonizzare, digerire e depurare lo sporco. I batteri saranno gli agenti di pulizia del futuro , sono detergenti semplici e di lunga durata senza alcun impatto sull’ambiente”. (I detersivi con probiotici sono un brevetto dell’italiana BBA Ecotech).

Le pulizie si faranno perciò sempre più smart e anche sul fronte della lotta alla polvere ci sono novità. Si va dalle microfibre con trama nanotecnologica che le rende 200 volte più sottili e ‘cattura polvere’ degli stracci per lo spolvero (brevetto americano Spektrem) ai mops e alle spugne che puliscono inumidendoli semplicemente con l’acqua del rubinetto eliminando così il consumo di spray e detergenti. Nuovi anche gli spray per pulire vetri e superfici lucide: alla luce del sole promuovono una reazione foto-catalitica creando un biofilm protettivo che purifica l’aria e non fa depositare nuova polvere (sistema sperimentato con la NASA delle statunitense Clean Fresh Pureti). Nuovo, inoltre, il sistema di pulizie ad azione antimicrobica e disinfettante che impiega solo l’acqua ‘elettrolizzata’ : prende spunto dai sistemi di disinfezione di piscine, ambienti pubblici e toilet elettroniche giapponesi e si basa sul passaggio di una corrente elettrica in acqua salata che produce ioni di sodio che si trasformano in composti che puliscono e rimuovono il grasso pari all’uso di disinfettanti e detergenti chimici.

Novità anche sul fronte degli elettrodomestici: l’innovazione robotica sta sfornando prodotti sempre più funzionali riducendo a zero il consumo di acqua. Dall’aspirapolvere ai robot autopulenti che si comandano tramite le APP direttamente dal proprio telefono cellulare le pulizie si fanno più facili e anche salutari perché i nuovi modelli sono dotati di filtri che purificano l’aria eliminando le particelle di inquinamento in sospensione e prevenendo la formazione di nuova polvere.

 

Original article: ANSA

Agnese Ferrara

 

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