Alimenti fermentati: una fonte tradizionale di nuovi probiotici

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MARCO BOCCARUSSO
Industrial Biotechnologist | Head of research and founder of Probionova SA, Lugano (CH)

Abstract

Il testo seguente vuole riportare i risultati di una sperimentazione in vitro volta a valutare le potenziali proprietà benefiche di tre nuovi probiotici isolati da alimenti fermentati, Bifidobacterium psychraerophilum Q5, Lactobacillus harbinensis G8 e Lactobacillus hordei KLL19, già caratterizzati e sviluppati attraverso un progetto di ricerca in collaborazione con l’università di bologna. I dati sperimentali hanno evidenziato che i nuovi probiotici sono in grado di aderire sulla mucosa intestinale, migliorandone l’effetto barriera e la permeabilità selettiva. Attraverso un’analisi allargata sui pathway di attivazione della risposta infiammatoria è emerso che il Bifido Q5 esercita una forte azione anti-infiammatoria. I risultati indicano un promettente utilizzo di nuovi probiotici isolati da fonti alternative all’intestino umano, che oggi è sempre più spesso povero di biodiversità, come candidati per nuove applicazioni benefiche.


Come in un tuffo nel passato, quando lo scienziato e premio Nobel Élie Metchnikoff, all’inizio del ‘900, dedicò l’ultima parte della sua carriera scientifica a indagare la longevità delle popolazioni rurali bulgare -ipotizzando che qualcosa all’interno del latte acido che mangiavano avesse proprietà eccezionali (1) e arrivando così alla scoperta di quelli che oggi possiamo definire i primi batteri probiotici della storia- allo stesso modo, i ricercatori coinvolti oggi nello studio del microbioma umano sono tornati a interessarsi alle proprietà benefiche degli alimenti fermentati e dei fermenti in essi contenuti.

 

Attraverso un’analisi su larga scala dell’intero microbioma, i ricercatori della Task Force on Microbiome Studies (Università di Napoli), del Dipartimento CIBIO (Università di Trento) e APC Microbiome (Irlanda, Cork) hanno dimostrato che i ceppi microbici strettamente correlati ai batteri lattici (LAB, lactic acid bacteria) si ritrovano sia negli alimenti fermentati che in sede intestinale. Questo fornisce una prova senza precedenti che gli alimenti fermentati possono essere effettivamente considerati come una possibile fonte di ...